Elisabeth Bennet e la forza della dignità

“Sono poche le  persone a cui io voglio veramente bene e ancor meno sono quelle di cui io nutro una buona opinione” – Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen

Che grinta Elisabeth Bennet, rivoluzionaria protagonista del celebre romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. La scrittrice è stata capace di dare vita con la sua penna, a un personaggio femminile fra i più iconici che la letteratura ci abbia donato, un concentrato di fiera dignità e impenitente audacia.

Il contesto è la rigida Inghilterra del diciottesimo secolo in cui la divisione in classi sociali era molto sentita e netta, la trama è incentrata sulle vicende della famiglia Bennet. Le cinque sorelle Bennet, ElizabethJaneLydiaMary e Kitty, sono cresciute con una madre ansiosa di trovar loro un marito che garantisca loro un futuro sicuro: ma, tra loro, Elizabeth aspira a vivere la sua vita fuori dai canoni imposti dalla società, le sue prospettive sono più ampie, ma soprattutto non sono stereotipate.

Qual è il tratto che distingue Elisabeth?

Che la mente di Elisabeth avesse una marcia in più, lo si evince dalle prime righe del romanzo. Il signor Bennet, in una conversazione con sua moglie nel primo capitolo, favorisce senza riserve Elizabeth rispetto alle sue altre quattro figlie. Lui dice:

[le mie figlie] sono tutte sciocche e ignoranti come le altre ragazze; ma Lizzy ha qualcosa di più veloce delle sue sorelle.

È evidente che il signor Bennet tenga molto all’intelletto umano, la “rapidità” della sua mente è la motivazione principale del perché preferisca Elisabeth alle altre figlie e come l’intelletto umano li accomuni: “Sciocco” e “ignorante” descrivono entrambi ciò che il signor Bennet crede sia la condizione debole e ignorante della mente femminile media (“come le altre ragazze”). Dunque le qualità di Elisabeth risiedono principalmente nella sua mente, sono le sue capacità intellettuali. Elisabeth ha un’intelligenza sarcastica, critica e cinica. La lingua di Elisabeth è impertinente, sempre pronta a farsi valere, anche con battute taglienti e non si lascia intimorire in presenza di nessuno e men che meno dell’inamidato Darcy

Chi è Darcy?

Darcy è l’aristocraticissimo nuovo arrivato nel Hertfordshire,  in evidente disagio in un contesto che non ritiene all’altezza dei suoi blasonati natali. Viene colto di sorpresa dallo sguardo penetrante della borghese e agreste Elizabeth Bennet. E difatti si pone immediatamente sulla difensiva con una reazione al limite dell’offesa. 

È passabile ma non abbastanza per tentare un uomo come me”.

Da questo momento, le pagine del romanzo diventeranno il campo di battaglia fra i due. Tra balli e scontri di personalità entrerà in scena una fra le più belle storie d’amore che siano mai state scritte, ma anche svelerà i tormenti interiori dell’animo di Darcy tra il desiderio di lasciarsi andare e le rigide convenzioni che frenano e ostacolano il suo comportamento.

“Avrei potuto perdonare la sua Vanità se non avesse mortificato la mia.“

Non pensate tuttavia di trovarvi in presenza della classica storia d’amore, qui non ci sono smancerie, Elisabeth non è una donzella svenevole, non è accogliente a prescindere e non è una principessa da salvare.  Elisabeth – Lizzy è un’eroina moderna, è spigliata, povera, ma piena di dignità. Incurante del giudizio altrui, non si lascia guidare dagli schemi sociali, ma è sempre fedele a se stessa, pur nel suo orgoglio e nella sua sofferenza. La sua lingua audace e acuta colpisce come una spada laddove occorra. 

“Chi non cambia mai la propria opinione ha il dovere assoluto di essere sicuro di aver giudicato bene sin dal principio.”

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Darcy si riscatta

Darcy, dalla débâcle del suo esordio, si riscatta pagina dopo pagina, rivelando un cuore di alto respiro, generoso e pronto ad aiutare chi ne ha più bisogno: un cavaliere senza macchia e senza peccato. Il suo agire misterioso lo rende ancora più affascinante conferendogli l’allure di bel tenebroso

Fra i due protagonisti si instaura un gioco d’amore doloroso ma costruttivo che porta i due personaggi incarnanti l’orgoglio e il pregiudizio verso la crescita. I pregiudizi iniziali diventano incerti, man mano mutano, si trasformano fino a sgretolarsi. L’apparenza cade e lascia posto soltanto alla sostanza e alla forza dei loro sentimenti. E il finale è quello che tutti abbiamo desiderato leggendo le pagine di questa storia d’amore:” vissero felici e contenti”

Il valore dell’autrice

Jane Austen dipinge uno spaccato della società di campagna inglese dell’ ‘800, ne descrive le ipocrisie, le illusioni, le contraddizioni, attraverso personaggi ben studiati, come l’invidiosa sorella di Bingley, o, a livelli meno nobili, la madre arrivista di Elizabeth. Diverse qualità e difetti accompagnano ciascun personaggio per denunciare o biasimare determinati soggetti della vita reale attraverso l’uso della letteratura. Nessuno come Jane Austen ha saputo descrivere con acume l’aristocrazia del suo tempo.

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