Tornano Ad Ardere Le Favole

di Carmen Trigiante

Sono particolarmente legata a questo libro, avendone curato personalmente la Postfazione e nonostante avessi letto la Sinossi integrale anzitempo, le sue pagine mi hanno tenuta avvinghiata fino all’ ultima parola. L’ho divorato in un paio di ore così come era avvenuto per il libro La Prigione delle Favole Sole, (leggi qui la recensione) della stessa autrice, di cui questo ne è il sequel. 

Sembra di vedere un film, leggendo le pagine di questo romanzo e, proprio come in un thriller cinematografico, non riusciamo a metter pausa e non riusciamo a respirare per la tensione.

La protagonista Maja Desio, potremmo definirla a prima vista, un’anima dannata e forse sotto alcuni aspetti lo è, ma soprattutto è una donna che in seguito a un tragico evento del suo passato, ha imparato ad anestetizzare il proprio dolore, a cui gli è compagna solo la solitudine in una vita che l’ha deprivata di tutto: gli affetti familiari, il lavoro e l’amore. Quell’amore per Andrea Moncino, ormai ex, che sembra averla dimenticata, iniziando una relazione con la p.m. Sara Slavi, sua più acerrima nemica. Ma sono davvero una coppia innamorata e felice?

E poi c’è Tania, sua sorella, l’unica dolce presenza che la teneva legata ad un passato, mai sopito nei ricordi/incubi ma che diventerà àncora per il futuro.

Un romanzo scritto in maniera scorrevole e coinvolgente, si riconferma l’abilità descrittiva della scrittrice che ricongiunge l’inizio e la fine del libro, il cui plot si dirama attraverso i personaggi, che prendono vita davanti ai nostri occhi così come gli oggetti che si animano di poesia;

“ la porta si apre senza eccessi di indugio”, “la doccia è prolissa”, “la tv ammutolisce come i paesaggi appesi al muro”, “la luna si divincola dalle nubi che avevano segregato le stelle”, “ i palazzotti abbracciati gli uni agli altri per alienare la prepotenza del sole”. 

E che fascinazione, le ambientazioni in terra di Puglia, che percorriamo sulla mini di Maja. Talmente precise, dettagliate e vivide, sono la ciliegina sulla torta che l’autrice racconta perfettamente come un’abile Cicerone. Interessanti le citazioni letterarie di cui la scrittrice, da filosofa, ne fa un uso sapiente, ad iniziare dal titolo del romanzo che prende ispirazione da una mirabile poesia di Ungaretti.

Nel cuore della notte Maja riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita, lo squillo del telefono “infilza il silenzio”, è Claudio Lorusso, marito di sua sorella, con la notizia della sparizione di Tania.

Chi ha letto il precedente romanzo e conosce già il commissario Maja Desìo, conosce l’impegno e la passione nel lavoro che mette ogni volta che si trovi ad affrontare una nuova indagine. È una donna che crede in quello che fa, animata da un bruciante sentimento di vendetta che la spinge a fare giustizia “fiat justitia” a qualunque costo, anche siglando un “patto col diavolo”. Maja diventa custode del buio e della luce, consapevole che l’uno non può esistere senza l’altra, costretta a scendere a compromessi con il male che si porta dentro. Un personaggio complesso così come è complesso l’amore che la lega ad Andrea le cui “braccia le avevano tenuto stretta l’anima”. 

Lui appare all’improvviso e lei si lascia avvolgere da una vertigine senza scampo ed emerge, stordita, dal panico che l’aveva paralizzata ,

“il fuoco si impossessò delle mie gambe, bruciò i seni e assaltò il collo”.

Chissà cosa riservano per loro due le pagine di questo romanzo? Siate pronti a colpi di scena e ribaltamenti della sorte inaspettati.

Tornano Ad Ardere Le Favole lo definirei un noir sociale in cui l’autrice ci immerge in una trama gialla nella quale l’indagine diventa un pretesto per porre l’attenzione del lettore sul nostro tessuto sociale; la violenza sulle donne e un patriarcato che non vuole cedere né tantomeno dividere lo scettro del comando. Con colpi di scena inaspettati ci ritroviamo nel bel mezzo di un rituale macabro in cui vengono uccise giovani e brillanti donne, in un intrigo ricco di suspense che parte da “Casa Scesciola”, la casa delle streghe, si sposta in Turchia e poi ad Alicudi, isola dagli arcani misteri, per dipanare l’intricato e mistificatorio ordito messo in atto da diabolici “Minotauri”.

Chissà cosa ci riserverà ancora la penna della bravissima e talentuosa Carmen Trigiante.

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