La caccia alle streghe: il primo sterminio di genere della storia

Se la guardi perché è bella, e ne sei turbato , (ma so che sei turbato perché il peccato da cui la si sospetta te la rende ancora più affascinante), se la guardi e provi desiderio perciostesso essa è una strega. Sta’ in guardia figlio mio….La bellezza del corpo si limita alla pelle… Il Nome della Rosa, Umberto Eco -Ubertino ad Adso: Quarto Giorno, notte

Il Nome della Rosa, film 1986

Quando tutto ebbe inizio

La caccia alle streghe è stato un fenomeno che ha visto un numero impressionante di donne torturate e uccise dalla Chiesa cattolica in un periodo che è iniziato ufficialmente nel 1326. In realtà possiamo affermare che la caccia alle streghe ebbe inizio nel 415 d.C con l’assassinio di Ipazia di Alessandria barbaramente uccisa e bruciata.

La Bolla “Super illius specula” promulgata da Papa Giovanni XXII conferì validità universale alla lotta contro la stregoneria grazie all’Inquisizione. Il fenomeno si è protratto per ben cinque secoli attraversando tutta l’Europa fino ad arrivare in America. Notissimo infatti fu il processo di Salem – da cui poi sono nate decine di pellicole cinematografiche. Non si riesce a stimare, tuttavia, il numero esatto di donne bruciate al rogo con accuse pretestuose e paradossali, purtroppo mancano le fondamenta documentali e di molte esecuzioni capitali non sono rimaste tracce. E’ certo che l’80 % erano donne e bambine ( presumibilmente le figlie delle stesse poverette accusate). Gli storiografi non sono concordi sulle cifre stimate. Chi gioca al rialzo, chi al ribasso.

Furono condannati e bruciati anche uomini, sicuramente in numero minore, fra questi si annovera il filosofo ed erudito letterato Giordano Bruno, accusato di eresia e stregoneria per aver scritto il De Magia e fra le donne Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orlèans, che prese il comando delle truppe armate francesi per rimettere sul trono il delfino di Francia, colui che regnò con il nome di Carlo VII. Fu accusata di stregoneria ed eresia perché indossava i pantaloni e cavalcava come un uomo e fu quindi bruciata viva. Nel secolo scorso ne fu riscattata la memoria con la canonizzazione. La sua storia è stata fonte di ispirazioni per scrittori e musicisti fra i quali Shakespeare, Schiller e Giuseppe Verdi.

Monica Guerritore interpreta Giovanna d’Arco, teatro

Perché le donne furono considerate streghe?

Alla base di tale persecuzione ci furono sicuramente superstizioni e fanatismo religioso, ma uno degli elementi che maggiormente contribuì a questa strage di innocenti fu la radicata misoginia e la considerazione che si aveva della donna. Si voleva eliminare il principio femminile, il ruolo che la donna esercitava con i suoi valori naturali di conservazione, protezione, aiuto reciproco, forza e potere, che costituiva una minaccia per l’autorità maschile.

Migliaia di donne vengono accusate di agire per conto del demonio e di avere con lui rapporti carnali, vengono catturate e sottoposte a torture indicibili per estorcere una confessione di colpevolezza, quindi arse vive sul rogo. Nel 1487 viene scritto il Malleus Maleficarum (il martello delle streghe) un vero e proprio manuale dedicato alla stregoneria, che ebbe un seguito notevole e spiegava dettagliatamente come comportarsi in ogni singola occasione.

I frati domenicani Heinrich Kramer Institor e Jacob Sprenger elencavano dettagliatamente i crimini delle streghe:

 «uccidono il bambino nel ventre della madre, così come i feti delle mandrie e dei greggi, tolgono la fertilità ai campi, mandano a male l’uva delle vigne e la frutta degli alberi; stregano gli uomini, donne, animali da tiro, mandrie, greggi ed altri animali domestici; fanno soffrire, soffocare e morire le vigne, piantagioni di frutta, prati, pascoli, biada, grano e altri cereali; inoltre perseguitano e torturano uomini e donne attraverso spaventose e terribili sofferenze e dolorose malattie interne ed esterne; e impediscono a quegli uomini di procreare, e alle donne di concepire…». 

E’ una delle opere più ignobili mai prodotta sotto l’egida della chiesa. Rappresenta la massima espressione di una misoginia spinta all’estremo limite, tanto da affermare il legame assoluto tra il sesso femminile ed il demonio

Un abominio senza eguali

Si cercavano i segni del male; qualunque donna non sposata dotata di un’abilità insolita o caratterizzata da un tratto particolare (per esempio i capelli rossi o lo strabismo ) rischiava l’accusa di stregoneria e quindi la morte. Alcune erano sottoposte alla prova della pietra al collo, la presunta colpevole veniva gettata in acqua legata a una pietra. Se fosse annegata era innocente, se invece fosse rimasta a galla era una strega … in ogni caso moriva per annegamento o per fuoco!

“Attraverso la caccia alle streghe, quindi, venne introdotto un nuovo codice etico e sociale che rendeva sospetta ogni fonte di potere indipendente dallo Stato e dalla Chiesa, introducendo la paura dell’inferno e cioè la paura del male assoluto sulla Terra”.  Silvia Federici

La strega e’ una figura archetipica che si può far risalire alla notte dei tempi; basti ricordare alcune famose streghe che la cultura e la letteratura antica ci hanno tramandate quali Medea, Circe, Canidia, Ecate, Diana ed altre. Quest’ultima diede il nome ai presunti sabba, conosciuti anche come gioco di Diana, le mitiche riunioni notturne delle streghe, durante le quali narratur si facessero presunti riti magici e nefandezze di ogni genere. Nella realtà erano riti pagani propiziatori di buoni auspici e protezione.

La caccia alle streghe esiste ancora?

Oggi 2021 la caccia alle streghe è più viva che mai, si cela sotto mentite spoglie, quelle del maschilismo stereotipato che vorrebbe privarci della padronanza del nostro corpo e della nostra sessualità, considerarci una proprietà al pari di un oggetto e quindi ucciderci se non ci sottomettiamo alla sua volontà, relegarci all’invisibilità, toglierci la luce in ogni ambito, dal lavoro, allo sport, alla politica. La necessità di dover sempre dimostrare qualcosa in termini di autorità, conoscenza e capacità e quando siamo dotate di un aspetto piacevole dobbiamo dimostrare il doppio, per non cadere nello stereotipo più comune, quello che ci etichetta come “bella e scema”.

Tanta strada è stata fatta, basti pensare che le nostre nonne non avevano il diritto di voto, non avevano il diritto di esercitare la tutela sui figli legittimi, né tanto meno quello ad essere ammesse ai pubblici uffici, non potevano gestire i soldi guadagnati con il proprio lavoro, perché ciò spettava al marito. Dobbiamo molto alle nostre nonne, è grazie alle loro lotte che abbiamo ottenuto il riconoscimento dei nostri diritti, tuttavia non possiamo deporre le armi, il cammino è ancora lungo.

Un po’ di date

  • 1252: Papa Innocenzo IV con la bolla ad extirpanda, autorizzò l’uso della tortura per estorcere “confessioni” di stregoneria da parte delle donne sospettate.
  • 1327: Papa Giovanni XXII con la Bolla “Super illius specula” conferì validità universale alla lotta contro la stregoneria, equiparando le arti magiche all’eresia
  • 1782: Anna Goledi è l’ultima vittima della caccia alle streghe. Fu decapitata in Svizzera, in una piazza, dopo essere stata sottoposta a una serie di strazianti interrogatori e torture.

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Bibliografia

Umberto Eco, Il Nome della Rosa

Alessandro Barbero, La danza macabra in Europa per rilanciare la paura dell’aldilà

Fritz Graf, La magia del mondo antico

Jean Claude Schmitt, Medioevo “superstizioso”

Silvia Federici, Calibano e la strega

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