Evelyn de Morgan: femmes fatales e chiome rosse nei quadri Preraffaelliti

Dalla cenere io rinvengo
Con le mie rosse chiome
E mangio uomini come aria di vento.
(Sylvia Plath)

La confraternita dei Preraffaelliti nasce  a Londra nel 1848 su  iniziativa di un gruppo di giovani artisti, i più eminenti dei quali sono Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt e John Everett Millais. Il loro ideale estetico si forma principalmente sull’arte che precede il Rinascimento maturo (di cui Raffaello rappresentava il culmine): la loro arte rievoca gli argomenti cari al periodo Medievale, quali le tematiche religiose, mitologiche e  magiche con il ciclo arturiano.

Anthony Frederick_ Fata Morgana_1864_Confraternita Preraffaeliti


Perché ci colpiscono i loro quadri?

I loro quadri ci colpiscono per la diafana bellezza delle loro donne, accomunate da una rigogliosa chioma di capelli rosso rame,  definito l‘oro rosso. Figure femminili controverse, spesso connesse a eventi criminosi, femmes fatales per se stesse o per gli altri,  donne dalla forza dirompente, misteriosa e sensuale, accomunate dalla pelle d’avorio, lo sguardo languido e distaccato – quasi mai rivolgono lo sguardo allo spettatore – labbra vermiglie che sottolineano il fascino carnale. Donne pienamente consapevoli della loro grazia e bellezza. 

Rossa di capelli è la donna dotata di una forte carica erotica, la donna tentatrice, la donna ribelle –  da Lilith in avanti – che non volle mai essere un pezzetto di Adamo.

JHON COLLIER _ LILITH ( DETAILS ), 1887_ CONFRATERNITA PRERAFFAELLITI

D’altronde ancora oggi il colore rosso equivale a passione, no?

Il capello rosso, fin dall’antichità, è stato associato al diverso e all’esotico tuttavia con l’avvento della cultura cristiana, viene identificato al male e al peccato e molte donne furono accusate di stregoneria e bruciate sul rogo perché avevano rubato “ il fuoco dell’inferno”.

Ci chiediamo tuttavia come mai il rosso fu scelto come colore nientepopodimenoché per le tuniche dei principi della Chiesa, i cardinali: uno dei tanti dubbi amletici irrisolti.

Anche alcune donne riuscirono ad aderire al movimento dei Preraffaelliti, si distinse per il talento e le tematiche femministe la pittrice  Evelyn De Morgan  (30 August 1855 – 2 May 1919), nata in una famiglia abbiente londinese, capì ben presto che il suo daimon (δαίμων) fosse la pittura. La mattina del suo diciassettesimo anno annotò sul diario 

L’arte è eterna, ma la vita è breve…

Ora vi porrò rimedio, non ho un momento da perdere”.

Dopo varie insistenze, i genitori la iscrissero alla Slade School of Fine Art.

Nei suoi quadri ripropose le tematiche amate dal movimento: spiritualità, mitologia, magia. I suoi soggetti preferiti furono le emblematiche donne mitologiche: Medea, Circe,(leggi gli articoli) Cassandra, Elena di Troia.

de Morgan, Evelyn; Medea; Williamson Art Gallery & Museum; http://www.artuk.org/artworks/medea-
Elena di Troia, 1898 – Evelyn de Morgan


Riferimenti simbolici e metaforici alla luce e alla tenebre, alla vita e alla morte, incentrando la maggior parte della sua produzione sul femminino e sul ruolo della donna in una società patriarcale come si vede nei dipinti.  

The Gilded cage, 1919 – Evelyn de Morgan

La sua pittura fu influenzata dagli artisti del Rinascimento e da Botticelli dal quale fu maggiormente colpita e fu determinante per confermare in lei l’amore per l’allegoria e la figura femminile.

Flora, Evelyn de Morgan

Gran parte dei suoi lavori, grazie all’opera della sorella Anna Marie Diana Wilhelmina Pickering-Stirling, sono conservati a Wandsworth, Londra, e possiamo ammirarli presso la De Morgan Foundation.

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