L’eromaide

“L’eromaide” di Rita Quinzio è un racconto fantastico che ci conduce in un mondo di principesse e cavalieri, armature luccicanti ed erbe magiche, alla scoperta di quelle virtù cavalleresche che evocano la bellezza dei poemi epici. Anche la grafica ha un profondo fascino, a partire dall’elegante copertina, che supporta un’impaginazione interna originale, ottimo strumento per catalizzare l’attenzione del pubblico giovane.

Il libro è uno splendido connubio tra prosa ed arte figurativa, infatti è ricco di immagini stilizzate che raffigurano i personaggi e i temi cardine, creando un’atmosfera simbolica interessante. L’immaginazione del lettore viene continuamente stimolata dallo stile sapiente dell’autrice, che conferisce un surplus valoriale alla trama. Le ambientazioni respirano, attraverso i colori vividi, gli odori e i sapori, così riusciamo a percepire il cumino, lo zenzero e il gelsomino, mescolati ai “profumi pungenti di pepe, coriandolo e dolci di vaniglia, cannella e fiori d’arancio” . Ci si ritrova a passeggiare tra piante rampicanti, grotte, deserti e montagne misteriose, mentre i personaggi assumono consistenza nei dettagli fisici ed emotivi, grazie ai dialoghi avvincenti.

Centrale è il tema del viaggio avventuroso, spunto per parlare di amicizia, lealtà, fedeltà agli ideali e soprattutto di coraggio, tutti temi per nulla dati per scontati, in una società che purtroppo li ha messi da parte. 

Un fantasy per ragazzi, ma anche per chi ha voglia di scoprirsi eterno viaggiatore, in cerca della felicità.

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