Le confessioni di una concubina

“La confessioni di una concubina” di Roberta Mezzabarba ha la rara capacità di sottrarre il respiro, impossessarsi dell’anima e proiettare nel limbo tagliente delle paure inaffrontate. Esse ci attanagliano silenziose, sbandierando come un trofeo l’inerzia che ci rende schiavi. A piedi nudi lungo una strada cocente, non abbiamo sufficiente risolutezza per cambiare direzione: ci vuole coraggio per essere felici. Misia, la protagonista, rappresenta la battaglia dell’umanità contro gli schemi prestabiliti, che possono imbalsamare la vita in una camicia di forza. L’arte, la lettura, la scrittura edificano il nostro mondo parallelo, quello in cui sappiamo scacciare i demoni e ritrovare noi stessi, fondendoci con un coraggio che nella vita reale sentiamo di non avere.

Restiamo impantanati in rapporti tossici, continuando a respirare quell’ossigeno imputridito, perché non troviamo la forza di spalancare le finestre. Poi, però, quando uno schiaffo violento ci sbatte di spalle al muro, siamo costretti a scegliere se soccombere, o cambiare la nostra storia, rimettendoci in gioco.

Lo stile intenso dell’autrice, che miscela prosa e poesia in una mousse dalla consistenza perfetta, è in grado di aprire il cuore del lettore e marchiarvi a fuoco emozioni incancellabili.

La scrittrice Roberta Mezzabarba, ha vinto il Premio letterario internazionale Metamorfosi 2021, sezione editi. 1° classificata

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