In equilibrio tra la terra e le stelle.

In equilibrio tra la terra e le stelle è innanzitutto un libro di grandi e profonde riflessioni, un percorso che conduce al riscatto e alla libertà.

La relazione tra filosofia e capacità di sopravvivenza è il fulcro delle tematiche affrontate da Carmen Trigiante. L’analisi parte dal franco riconoscimento che “la vita non è un dono” e che per sopravvivere in un mondo di sopraffazioni bisogna imparare “l’arte di scodinzolare alla vita”.

La narrazione, nello stile inconfondibile della scrittrice Carmen Trigiante, uno stile sontuoso, barocco, colto e impegnato, tiene il lettore avvinto alle pagine. Un saggio filosofico dagli accenti sarcastici, in cui l’autrice esplora il mondo nella ricerca costante di un equilibrio tra il cuore senza confini e la ragionevolezza della mente. Per rafforzare il suo scritto adduce esempi autobiografici illuminanti. Il periodo dell’adolescenza come età di transito per trovare sé stessi e il proprio spazio, talvolta, soccombendo all’istinto che fa rovesciare la cattedra addosso all’inadatta insegnante pur di non sottostare a giudizi immeritati, talaltra, scelte ricche di umiltà, in età più adulta, in cui si trova costretta a “mummificare i sogni pur di non farli deturpare da mani sporche” per non cedere “a compromessi fisici e morali”. 

Imperdibile l’elenco dei consigli del filosofo, un decalogo di pura poesia da imparare a memoria e tenere con noi per sempre. Parole che possono emancipare, riscattare e condurre in salvo. Non sempre abbiamo a disposizione tutte queste risorse per affrontare le avversità della vita e spesso non ci sembra possibile essere in grado di svilupparle da soli. Soprattutto dovremmo comprendere che “l’uomo vale quanto l’ultimo filo d’erba del nostro giardino”. 

L’onestà intellettuale della scrittrice ci fornisce le chiavi di lettura per muoverci nell’intreccio della vita in maniera decisa e feconda. E come fossimo in un girone dantesco, si snodano personaggi turpi e ben delineati: gli invidiosi, declinati in varie sottocategorie, i figuranti da banchetto, i manipolatori seriali, gli ingrati cronici. Concludono l’elenco quei genitori che non rispettano le attitudini dei figli, forzandoli a una vita secondo canoni prestabiliti e condannandoli così all’infelicità. In quest’ultimo caso è il vincolo sociale per eccellenza quello con i genitori e di conseguenza dell’amore relazionale a essere messo a dura prova. 

Ma ritroviamo anche personaggi storici e filosofici illustri da prendere come esempi, da Federico II di Svezia all’attuale pontefice Papa Francesco, da Hegel a Kant.

Leggere è e deve rimanere un piacere, il libro di Carmen Trigiante assolve in pieno il compito. Mi ha emozionato fino alle lacrime.

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