I diari fascio-comunisti

“I diari fascio-comunisti” di Arsenio Siani è un noir sorprendente, colto, profondo, introspettivo e perfino divertente. L’abile penna dell’autore sa racchiudere in un gioiello dal colore del giallo un’infinita gamma cromatica di emozioni, accomunate da un sottile humour come filo conduttore. Due omicidi, due diari misteriosi, rivali, ribelli, che svelano intrighi di potere e rapporti deviati, all’ombra dei grandi sconvolgimenti procurati dalle ideologie. Fascismo contro comunismo, sembrerebbe di primo impatto, invece si tratta dello scontro tra il coraggio e l’omertà, quella che ci infogna e ci spinge a vivere da perdenti. Quanto sarebbe bello guardare il cielo, stesi in posizione supina, per assaporare la vita col coraggio che si prova quando ormai si è certi di essere giunti alla scadenza, ci dice l’autore, parafrasando Kafka. La spinta motivazionale dei personaggi, tra i quali ci si mette lo stesso Siani, fa da contrappeso al timore reverenziale verso il potere precostituito, che sia dispotico o democratico, specie se si tratta di quella democrazia che intinge le dita nel silenzio della collusione. Grande sforzo creativo, grande capacità stilistica, grande opera che trasuda originalità e determinazione.

Torna su