BLACK EARTH di Abel Wakaam

“Black Earth” di Abel Wakaam ci conduce in un viaggio avventuroso sulle rive del fiume Orange, tra quei colori caldi del Sudafrica capaci di schizzare fuori dalle parole dell’autore per imprimersi negli occhi con l’irruenza di sorprendenti scatti fotografici. Ci si ritrova d’improvviso in una terra in cui tutto ciò che accade ha presupposti diversi dalla quotidianità occidentale, una terra intrisa di mistero e libertà, non esente dai suoi rischi. È negli occhi di un selvaggio che scopriamo uno stile di vita che può sembrare cinico e brutale, ma in realtà si rivela più autentico, intriso di valori che troppo spesso la nostra società ha fatto sprofondare sul fondo delle coscienze. La lealtà, la fierezza, la schiettezza verso chi ci sta accanto, verso le cose che possediamo e che sono parte integrante del nostro passato, balzano fuori dai dialoghi serrati di personaggi vividi e ricamati alla perfezione. 

Sorge inevitabile il dubbio che esista un modo differente di concepire l’esistenza, e che si debba, talvolta, avere il coraggio di capovolgere gli schemi e distruggere i preconcetti per ritrovare se stessi.

Scoprire questa abissale difformità dal comune vivere occidentale porrà la protagonista di fronte ad una scelta: trovare il coraggio per combattere le prevaricazioni ed affrontare una storia d’amore, al di fuori dell’ipocrisia e dal conformismo cui è stata abituata.

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