Andrè Gorz e Dorine Keir. Uniti in vita e in morte

Eros e Thanatos, ἔρως καὶ θάνατος, non soltanto due divinità greche, bensì due facce della stessa medaglia; per Freud, pulsione di vita versus pulsione di morte, due forze primordiali indissolubilmente legate l’uno all’altra. Il “Vivente” e il “Morente”, oggetto di interesse fin dall’antichità. Shakespeare lo racconta nel suo dramma letterario “Romeo e Giulietta”, intriso di pathos erotico su cui si abbatte il manto nero della morte, colpendo i due giovani amanti nel loro desiderio sessuale più intenso, forte della loro esuberanza giovanile; il più dilagante trionfo di vita e dei sensi perduto per sempre e irrimediabilmente.


Amori indissolubili e che ineluttabilmente sono uniti in vita così in morte. Una storia che mi ha fatto sorgere una particolare inquietudine, seppur invasa da una dolcezza infinita è quella che vede protagonisti il maître à penser André Gorz e la moglie Dorine Keir, quest’ultima sofferente da tempo a causa di una grave malattia degenerativa.

Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie…. La notte vedo talvolta la figura di un uomo che, su una strada vuota e in un paesaggio deserto, cammina dietro un carro funebre. Quest’ uomo sono io. Sei tu, che il carro funebre trasporta. Non voglio assistere alla tua cremazione; non voglio ricevere un vaso con le tue ceneri… Spio il tuo respiro, la mia mano ti sfiora. Ciascuno di noi vorrebbe non dover sopravvivere alla morte dell’altro. Ci siamo spesso detti che se, per assurdo, avessimo una seconda vita, vorremmo trascorrerla insieme”

Queste parole chiudono la lettera a Dorine; dopo qualche giorno sono stati ritrovati distesi l’uno accanto all’ altro nella loro casa ottocentesca di Vosnon, vicino a Troyes, nell’’Aube. Si erano suicidati iniettandosi un farmaco letale. L’amore per Dorine era la sua vita, l’amore per Dorine era il suo

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