Rachel Carson, pioniera dell’ambientalismo

Sono in pochissimi a conoscere Rachel Carson, nata il 27 maggio del 1907, eppure, dovremmo amarla e divulgare la sua storia, perché senza di lei il DDT irrorerebbe indiscriminatamente giardini, boschi e tutte le coltivazioni. Il suo sogno era diventare scrittrice, poi si innamorò della biologia marina, e usò la sua abilità di scrittura e le sue competenze per svegliare il mondo e diventare la madre del movimento ambientalista.

Gli inizi

R. Carson si laurea in zoologia nel 1932, ma dovette rinunciare al dottorato per prendersi cura della madre malata. Inizia a collaborare con il Dipartimento della Pesca degli Stati Uniti e viene infine assunta come biologa marina. Scrive testi per alcune riviste del settore, anche se riceve critiche per il suo modo letterario e poetico di scrivere, ritenuto poco autorevole per gli argomenti scientifici trattati. Dopo alcuni articoli che vennero quasi del tutto ignorati, anche per la sopraggiunta Seconda Guerra Mondiale, finalmente nel 1951, pubblica The Sea Around Us, che rimane un anno e mezzo nella lista dei bestseller del New York Times, ne venne realizzato un documentario che conquistò ambiti premi.  

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Le intuizioni illuminate

R. Carson per poter proseguire le sue ricerche acquista una casa a Southport Island, nel Maine e si trasferisce così, a pochi passi dall’Atlantico, nella zona che oggi è stata a lei intitolata: Rachel Carson National Wildlife Refuge. 

Qui scrive La vita che brilla sulla riva del mare, un libro ricco di osservazioni scientifiche sullo studio dell’ecologia della costa e impreziosito da una prosa bellissima in cui l’animo profondamente poetico dell’autrice è libero di esprimere il proprio sentire.

 «La costa è un mondo antico che esiste da quando ci sono oceani e continenti e tiene vivo il senso di continuità della creazione e dell’incessante spinta della vita». 

“l’eco del flusso del tempo,  che cancella e contiene tutto quello che è stato prima: echi dei ritmi eterni del mare—le maree, il premere delle correnti come fiumi che danno forma, modificano e dominano”. 

E comprende una delle più grandi verità: nessun essere al mondo può pensarsi isolato dagli altri. Ogni essere vivente è una “comunità” con gli altri e con l’ambiente in cui vive.

«nessun essere vivente, in mare, vive per sé solo, indipendentemente dagli altri…e ogni essere vivente è legato a tutto ciò che lo circonda». 

Fu questa convinzione a spingerla alla grande battaglia che diede vita alla stesura di Primavera silenziosa. Comprese che il DDT era la causa della morte di uccelli e di pesci, di fiumi infuocati, di boschi avvelenati da nubi di insetticidi, e ne trasse le conclusioni che oggi ci sembrano ovvie: quando si uccide un organismo, si uccidono anche gli altri, uomini inclusi, se non si usa saggezza e discernimento.  Allora non c’erano leggi in difesa dell’ambiente, e c’era, in compenso, quella mentalità che ancora oggi impera e mette a rischio la collettività per favorire gli interessi economici del potere. 

Battaglie e vittorie

R. Carson fa esperimenti, coinvolge altri scienziati, crea una rete di sostenitori prima ancora che il libro esca. Rifiuta di usare uno pseudonimo per evitare ritorsioni. Purtroppo, a causa delle sue ricerche in ambienti contaminati, malsani e tossici, si ammala di cancro al seno. 

I primi capitoli di Primavera silenziosa escono sul New Yorker nel 1962. Scoppia un caso, insorgono tutti i colossi americani produttori di insetticidi, Monsanto, Velsicol, American Cynamid. Carson viene attaccata con violenza, subisce minacce, sminuiscono le sue argomentazioni definendole frutto di una “donnetta incompetente”, che vuole bloccare il progresso e in quanto nubile viene tacciata di isterismo. Interviene perfino il presidente Kennedy che nel 1963, nomina un comitato di esperti che provano la veridicità delle scoperte scientifiche. Gli articoli diventano un libro che genera proseliti. E finalmente nel 1972 arrivano anche le leggi: il DDT vien bandito negli Stati Uniti. 

Purtroppo, la Carson non fece in tempo a vedere la messa al bando dei pesticidi mortiferi, perché si spense nel 1964, due anni dopo l’enorme successo del suo best-seller e della sua battaglia. Il libro PRIMAVERA SILENZIOSA è oggi un manifesto ambientalista.

Se ancora esistiamo come specie, lo dobbiamo a lei. Grazie Rachel Carson!

© leRossediscendonodaigatti © immagini di Anteprima realizzate dall’ufficio grafico di Excalibur Promo

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