In Nome di Giulia.

Non si può affrontare la morte di Giulia Cecchettin,  103ª vittima di femminicidio, senza affrontare un’analisi del contesto storico e sociale in cui viviamo.

Nascere donna oggi, significa nascere con una missione, quella di liberarci e liberare le future generazioni da un sistema oppressivo maschilista, maschilista e patriarcale, esistente in tutto il mondo. Le fondamenta del sistema patriarcale si basano sulla sottomissione della donna all’uomo e sulla concentrazione del potere in mano maschile, entrambi acquisiti con la violenza e con l’esercizio della paura. Si tratta di un sistema ancestrale radicato nell’inconscio collettivo e tramandato nel DNA. 

Pertanto, capite che è una missione biblica quella che siamo chiamate ad affrontare!

Come si perpetua il patriarcato? Assicurandosi una discendenza che mantenga lo status quo.

Per il patriarcato è indispensabile avere il controllo assoluto sulle donne e sui loro corpi, ecco perché è sempre esistita una particolare ferocia nelle sanzioni sociali verso i comportamenti femminili che hanno trasgredito questo ordine di base, praticando magari libertà relazionali e maternità fuori dal controllo maschile dell’istituzione matrimoniale, o decidendo di non volere mettere al mondo figli. Lapidazioni, allontanamento dalla cerchia familiare, reclusioni nei manicomi, sono state azioni criminali che nel corso dei secoli hanno sempre cercato di impedire alle donne di mettere in crisi lo schema del possesso ed esproprio dei loro corpi da parte dei maschi, necessario al mantenimento del loro potere sociale basato sulla violenza. Lo ribadisco sulla v i o l e n z a!

Un Maestro di Diritto Penale, Tullio Padovani, sostiene che

“sulla tutela delle donne l’Italia è più vicina a un regno saudita che all’Occidente”

e difatti nonostante viviamo nell’occidente civilizzato la donna non è tutelata, non c’è uno stato di diritto che ci tuteli dal non subire violenza. Questo accade perché le leggi in essere non sono sufficientemente punitive, si tratta di leggi create dagli uomini per gli uomini, tant’è che spesso a finire ammazzate sono le donne che denunciano il proprio aguzzino con la speranza di ricevere protezione e aiuto e invece, anziché ricevere sostegno e supporto, iniziano il calvario di trovare giustizia, fra chi non ti crede, chi minimizza, chi trova scuse, chi ti dice che te la sei cercata, che hai avuto atteggiamenti provocatori, chi ti fa sentire inadeguata per non saper proteggere la coppia e il padre dei propri figli.

Ecco tutto ciò va sconfitto a tutti i costi, e con la stessa determinazione dobbiamo sconfiggere il mondo delle donne patriarcali, cresciute con quella mentalità, per cui il ruolo della donna è stare sotto, essere paziente, quella mentalità tossica che ti inculca fin da bambina che ti devi sposare, di essere felice di avere una famiglia, un uomo che pensa a te, che se è geloso è perché è un uomo innamorato, che ti suggerisce la pazienza. Tutte balle colossali, ciò che conta è la propria autonomia ed emancipazione, che sia ben chiaro! Una madre che ama la propria figlia le dice innanzitutto di studiare e di essere autonoma economicamente ed emotivamente. 

È necessario che il sistema cambi,  serve il coraggio di una riforma radicale della normativa, in ambito di tutela della libertà personale; che si inserisca negli istituti scolastici fin dalla prima elementare la materia Educazione Sentimentale – il libro di Daniel GolemanIntelligenza emotiva, dovrebbe diventare libro di testo; che si insegni a comprendere  gli atteggiamenti prevaricatori; che si insegni a comprendere l’amore vero da ciò che è soltanto desiderio di possesso e controllo; che si puniscano le testate giornalistiche e i giornalisti che pubblicano articoli ambigui, con terminologie sessiste; che si introduca l’utilizzo del braccialetto elettronico con il divieto di avvicinamento per i soggetti sottoposti a denuncia; che non ci siano sconti di pena, una volta appurata la colpevolezza dell’indagato. 

Il femminicidio non è frutto di un impulso emotivo, di un raptus, ha un significato simbolico molto più profondo, è un omicidio per affermare il proprio potere di possesso sulla donna: “tu sei mia e io faccio di te quello che voglio e se non vuoi essere di mia proprietà non sarai di nessun altro”. Ogni donna che decide di chiudere una relazione sentimentale oggi corre il rischio di Giulia e di tutte le altre 102 vittime registrate in Italia dall’inizio dell’anno.

 In nome di Giulia e di ognuna di loro, chiediamo a gran voce che sia fatta

G I U S T I Z I A!

Teresa Spanò 2 Gennaio

Giulia Donato 4 Gennaio

Martina Scialdone 13 Gennaio

Oriana Brunelli 14 Gennaio

Teresa Di Tondo 15 Gennaio

Alina Cristina Cozac 22 Gennaio

Giuseppina Faiella 28 Gennaio

Yana Malayko 1 Febbraio

Margherita Margani 4 Febbraio

Antonia Vacchelli 6 Febbraio

Melina Marino 11 Febbraio

Santa Castorina 11 Febbraio

Cesina Bambina Damiani 12 Febbraio

Rosina Rossi 16 Febbraio

Chiara Carta 18 Febbraio

Sigrid Grober 19 Febbraio

Maria Luisa Sassoli 23 Febbraio

Giuseppina Traini 25 Febbraio

Caterina Martucci 1 Marzo

Rosalba Dell’Albani 4 Marzo

Iolanda Pierazzo 6 Marzo

Iulia Astafieya 7 Marzo

Rossella Maggi 8 Marzo

Petronilla De Santis 9 Marzo

Rubina Kousar 9 Marzo

Maria Febronia Buttò 10 Marzo

Pinuccia Contin 16 Marzo

Francesca Giornelli 28 Marzo

Agnese Oliva 29 Marzo

Zenepe Uruci 30 Marzo

Carla Pasqua 31 Marzo

Alessandra Vicentini 31 Marzo

Sara Ruschi 13 Aprile

Brunetta Ridolf 13 Aprile

Rosa Gigante 18 Aprile

Anila Ruci 19 Aprile

Stefania Rota 21 Aprile

Barbara Capovani 23 Aprile

Wilma Vezzaro 25 Aprile

Antonella Lopardo 2 Maggio

Rosanna Trento 3 Maggio

Danjela Neza 6 Maggio

Jessica Malaj 7 Maggio

Anica Panfile 21 Maggio

Yirel Natividad Peña Santana 27 Maggio

Ottavina Maestripieri 1 Giugno

Giulia Tramontano 1 Giugno

Pierpaolo Romano 1 Giugno

Giuseppina De Francesco 8 Giugno

Maria Brigida Pesacane 8 Giugno

Floriana Floris 9 Giugno

Cettina De Bormida 10 Giugno

Rosa Moscatiello 12 Giugno

Svetlana Ghenciu 19 Giugno

Margherita Ceschin 24 Giugno

Laura Pin 28 Giugno

Maria Michelle Causo 28 Giugno

Ilenia Bonanno 6 Luglio

Benita Gasparini 19 Luglio

Mariella Marino 20 Luglio

Norma 22 Luglio

Vera Maria Icardi 24 Luglio

Marina Luzi 25 Luglio

Angela Gioiello 28 Luglio

Mara Fait 28 Luglio

Sofia Castelli 29 Luglio

Iris Setti 6 Agosto

Maria Costantini 9 Agosto

Celine Frei Matzohl 13 Agosto

Anna Scala 17 Agosto

Vera Schiopu 19 Agosto

Francesca Renata Marasco 28 Agosto

Rossella Nappini 4 Settembre

Marisa Leo 6 Settembre

Nerina Fontana 16 Settembre

Cosima D’Amato 20 Settembre

Maria Rosa Troisi 20 Settembre

Rosaria Di Marino 20 Settembre

Liliana Cojita 21 Settembre

Manuela Bittante 25 Settembre

Anna Elisa Fontana 25 Settembre

Carla Schiffo 27 Settembre

Monica Berta 27 Settembre

Klodiana Vefa 28 Settembre

Egidia Barberio 30 Settembre

Anna Malmusi 1 Ottobre

Piera Paganelli 4 Ottobre

Eleonora Moruzzi 5 Ottobre

Silvana Aru 13 Ottobre

Concetta Marruocco 14 Ottobre

Marta Di Nardo 20 Ottobre

Antonella Iaccarino 21 Ottobre

Giuseppina Lamarina 24 Ottobre

Pinuccia Anselmino 25 Ottobre

Annalisa D’Auria 28 Ottobre

Etleva Kanolija 29 Ottobre

Michele Faiers Dawn 1 Novembre

Patrizia Vella Lombardi 14 Novembre

Francesca Romeo 18 Novembre

Giulia Cecchettin 18 Novembre

©Testo e contenuti di Patrizia Zito. Immagine di Anteprima realizzata dall’ufficio grafico di Excalibur Promo

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