Divenire Amore di Carmen Trigiante


Carmen Trigiante e la sua prolifica penna ci hanno abituati a romanzi che ci catturano sin dalla copertina, in queso caso dal potente significato metaforico.

In Divenire Amore non troviamo le tinte fosche dei precedenti thriller, le sue pagine parlano d’amore, o meglio delle difficoltà che la coppia, oggi più che mai, trova sul proprio cammino nell’intento di costruire un rapporto che sia solido e appassionato nel tempo.

Si parla delle più comuni emozioni e situazioni, le dinamiche dell’amore non cambiano mai. Anche gli elementi di disturbo nella coppia rimangono invariati; i sentimenti e le paure non mutano, i meccanismi dell’amore si palesano e si trasformano facendo leva su ciò che ci rende insicuri e vulnerabili.

La coppia è così imperfettamente umana da sembrare reale; si invischia in un crescendo di schermaglie, raccontate con l’abituale ironica vena umoristica a cui Carmen ci ha ormai viziati, casus belli è l’incauto acquisto di una giacca bianca, e la casa si trasforma in un campo di battaglia in cui la meglio ce l’ha Trilly, il gatto, che racimola il “ben di Dio piovuto dal cielo”, allorché le pietanze vengono lanciate per aria. 

Una coppia, apparentemente male assortita, un commercialista pragmatico e una psicologa freudiana, per i quali la passione e gli idilli della luna di miele sembrano ormai un ricordo. “L’Amore, che tutto è, nel nulla si risolve. Brillano al primo incontro le iridi desiderose degli amanti, e poi si inaridiscono, senza più parole da sprecare, né sguardi da condividere. Senza più anima.” 

Eppure cosa avrà in serbo per loro il destino, come farà l’amore a trionfare nuovamente?

L’autrice forte degli studi fatti e delle consapevolezze acquisite percorre un viaggio nella complessità dei sentimenti degli uomini, un percorso introspettivo e analitico per nulla noioso bensì pregno di concetti di cui fare tesoro. In un botta e risposta nientepopodimenochè con Freud in persona.

Non manca la presenza di Bari “dall’aria malinconica”, narrata sempre con grande amore e grande poesia.

Una menzione speciale alle due poesie in esergo, scritte da Giovanna Panzolini e da Mariateresa Rotola

Un libro consigliatissimo, l’ho letto tutto d’un fiato!

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