Cumannanti Giulianu

“Cummannanti Giuliano” di Grazia Velvet Capone è un racconto che scorre dietro le quinte della tormentata Sicilia degli anni quaranta. Attraverso le sorti di uno dei personaggi più controversi dell’epoca, dei suoi sogni, delle sue gesta eroiche o violente, dei suoi amori impossibili, dei suoi legami affettivi, l’autrice riesce a rievocare un periodo storico che ha lasciato il segno nelle complesse dinamiche della storia odierna.

Dall’epoca che affamò il popolo siciliano, alle speranze poi disilluse di un riscatto ad opera degli americani, la vicenda del fascinoso giovane bandito cavalca il confine della liceità, destrutturando fortemente il racconto politicamente corretto. I molti elementi a disposizione degli storici, come ci illustra benissimo Grazia Capone, rendono evidente che buona parte della narrazione presenti falle incolmabili, legate al mondo subdolo della politica, dei servizi segreti e delle super potenze che si stavano affermando, assieme ad una latente guerra fredda, capace di esplodere di lì a poco ed allungare i tentacoli in ogni parte del continente.

Una grande chiarezza espositiva ci fa comprendere che la storia non è sempre quella che ci viene offerta su un piatto d’argento, ma richiede un approfondimento ed uno sforzo culturale non sostenibile da tutti.

Questa, in primis, la causa del nostro essere, troppo spesso, soltanto pedine, in un mondo governato che ci travolge senza darci scampo

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